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Che senso ha sistamere Castellaneta Marina centro....se non si riesce ad arrivare sani e salvi???

Ultimo Aggiornamento: 25/02/2008 17:16
20/01/2008 14:53
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......E' brutto parlare di Sp 13 ...solo quando accadono incidenti mortali!!! ma i nostri politici - o chi ha presentato il progetto - ......stanno sistemando Castellaneta Marina centro..... Ma a cosa serve se si rischia la VITA per arrivarci???


Bisogna dare importanza alle cose URGENTI!!!! Io nei loro panni avrei messo a metà classifica il rifacimento della Marina!
...eccoVi accontentati!!!!
20/01/2008 17:51
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Fonte Gazzetta del Mezzogiorno online:
Incidente stradale mortale nel Tarantino

TARANTO - Un uomo di 64 anni, Franco Salvatore, di Castellaneta (Taranto), padre dell’attore regista Fabio Salvatore e del giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Alessandro Salvatore, è morto in un incidente stradale avvenuto stamani sulla strada provinciale 13, che collega Castellaneta a Castellaneta Marina.
Franco Salvatore era alla guida di una Opel Astra che, per cause in corso di accertamento, si è scontrata frontalmente con una Mercedes Classe A a bordo della quale c'erano due giovani che hanno riportato gravi ferite e sono stati trasportati da autoambulanze del 118 all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Per entrambi i giovani i medici si sono riservati la prognosi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri.

20/1/2008


Concordo con quanto detto nel post precedente, bisogna che qui si prendino provvedimenti importanti, non è pensabile che la gente continui a morire su una arteria importante che collega il "centro turistico" con il paese. Tutte quelle strade sono nate quando ancora si andava in giro con il calesse!!!!

Speriamo si faccia qualcosa, io proporrei in estate, magari quando il flusso sarà maggiore di bloccare il traffico.

.:.:.:.:.: Visita il sito di Castellaneta :.:.:.:.:.
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20/01/2008 17:53
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LA VERITA'
La verità è che nessuno poteva pensare ad un punto programmatico contro l'abuso di alcool e droga nelle discoteche che causano incidenti. E a pagare sono, per il momento, solo povera gente ignara di cosa può succedergli anche quando va col freno a mano tirato.
Le dinamiche dell'ennesimo incidente che ha coinvolto dei castellanetani non si conoscono ancora ma riesco molto chiaramente ad immaginarle. Del resto gente che alle 7,30 del mattino esce da una discoteca non è al 100% normale. Basta piangere lacrime ipocrite e dare la colpa solo alla strada.
Spero piuttosto che vengano presi provvedimenti di custodia cautelare una volta accertate le dinamiche perchè questi incidenti hanno tutte le caratterisitche di un omicidio vero e proprio.
*Hae*
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21/01/2008 10:18
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Pienamente d'accordo con Haemo , la strada va rifatta e non si discute... ma qualunque strada non è sicura se al volante ci sono ubriachi e persone strafatte!!
21/01/2008 10:33
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Muore gente su una strada dove la propria coscienza e la propria intelligenza dovrebbero portarti ad andare a non più di 60-70 Km/h.
Non che sia matematica, ma su una strada "migliore", con le stesse menti al volante... Credo che il risultato possa addirittura peggiorare. Spero di sbagliarmi...
*Hae*
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21/01/2008 10:35
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giustissimo!
la testa dei ragazzi sarebbe difficile da cambiare...magari si riuscisse con un tocco di bacchetta magica a sensibilizzarli.... se sono teste dure...( cavoli loro).... pero risistemare una strada in modo che sia sicura al 100 % non difficile...c'è bisogno di volontà; e immediatezza da parte del comune!

hanno tutto in mano loro....
...eccoVi accontentati!!!!
21/01/2008 10:47
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Re:
Sport84, 21/01/2008 10.18:

Pienamente d'accordo con Haemo , la strada va rifatta e non si discute... ma qualunque strada non è sicura se al volante ci sono ubriachi e persone strafatte!!




Non si discute del fatto che se uno è ubriaco è un pericolo anche se va a piedi.

Non bisogna però addossare la colpa solo a questo, poi da quanto ne so io, vi prego di smentirmi se sbaglio, ancora non si conoscono le dinamiche dell'incidente.
Mi spiegate perchè gli incidenti avvengono sempre in quel pezzo di strada? Un motivo ci sarà!!!

Ripeto e concludo, che bisognerebbe cambiare leggi e cultura, chi viene beccato alla guida in uno stato pietoso (sia per alcool che per droghe) non dovrebbe più aver diritto a mettersi al volante, ritiro a vita della patente, non bastano multe salate. Secondo me è molto più importante l'inibizione alla guida per sempre, che una multa salata.

Logicamente però, bisognerebbe per lo meno distinguere chi a bevuto una semplice birra in pizzeria o chi è ubriaco marcio, facendo degli scaglioni a cui corrispondano le relative pene, in funzione del tasso alcolico rilevato, e punendo indistintamente chi causa incidenti anche con un basso tasso alcolico (per capirci la birretta in pizzeria). I controlli poi dovrebbero essere più intensi e fatti in luoghi adatti, non vicino l'ospedale, giù al convento di S. Francesco o vicino la tamoil all'ingresso del paese, quindi nel centro abitato, dove uno ormai è arrivato (se ci arriva [SM=g6893] ) a casa.

Una cosa su tutte, quella strada non è adatta a sopportare volume di traffico rilevato durante il periodo estivo e non è assolutamente sicura. Si farà mai qualcosa? La risposta ai nostri politici di maggioranza e opposizione.
.:.:.:.:.: Visita il sito di Castellaneta :.:.:.:.:.
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21/01/2008 15:26
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falco.2006, 21/01/2008 10.47:


Non bisogna però addossare la colpa solo a questo, poi da quanto ne so io, vi prego di smentirmi se sbaglio, ancora non si conoscono le dinamiche dell'incidente.



Sulla Gazzetta del mezzogiorno si parla di alta velocità...
In ogni caso è paradossale come quella strada sia mortale solo per gente di Castellaneta.
Chissà perchè chi non la conosce è prudente più di chi crede di conoscerla?


*Hae*
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21/01/2008 15:36
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Re: Re:
falco.2006, 21/01/2008 10.47:


Ripeto e concludo, che bisognerebbe cambiare leggi e cultura, chi viene beccato alla guida in uno stato pietoso (sia per alcool che per droghe) non dovrebbe più aver diritto a mettersi al volante, ritiro a vita della patente, non bastano multe salate. Secondo me è molto più importante l'inibizione alla guida per sempre, che una multa salata.



Sono d'accordo sull'inibire dalla guida chi beccato ubriaco A VITA.
Certo vanno ammodernate le soglie a qualcosa di più accettabile.
Solo provvedimenti del genere possono cambiare qualcosa. Perchè la testa delle persone non riuscirà mai a sensibilizzarsi.


*Hae*
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22/01/2008 14:00
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da quello che sò io l'alcool era davvero molto (da parte dei colpevoli).

naturalmente resta il fatto che quella strada è scandalosa..


naturalmente sono d'accordo con Hae, in tutto.

p.s. le soglie sull'alcol da noi, pur essendo molto severe, lo sono meno di altri paesi (anglosassoni e non). Quello che manca è la pena (come li, dove si rischiano anni di galera) e sopratutto i controlli.
Quando utilizzo la macchina giù, nessuno mi ha mai fermato per fare un controllo con l'etilometro...


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22/01/2008 20:51
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Da Gazzetta del Mezzogiorno

C A S T E L L A N E T A . Avrebbero alzato il gomito Danilo Pasqualicchio e Filippo De Benedetto, i due giovani che la mattina di domenica sono rimasti coinvolti nel pauroso incidente in cui ha perso la vita Franco Salvatore, 63enne di Castellaneta, padre del nostro collega Alessandro, giornalista della Gazzetta, e di Fabio Salvatore, attore e regista. Il responso dell’alcol test è giunto ieri pomeriggio, proprio in concomitanza con i funerali dell’ennesima ittima della strada. Stando a quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Castellaneta, che stanno conducendo le indagini sul terribile incidente che ha funestato la scorsa domenica, l’esito dell’esame effettuato nell’immediatezza dai soccorritori, si presta a pochi dubbi. Il livello di alcol rilevato nel sangue di Pasqualicchio e De Benedetto sarebbe superiore al consentito. Ma a confermare che c’era qualcosa che non andava tra gli occupanti della Mercedes, ci sarebbero anche alcune testimonianze ora al vaglio degli inquirenti. I due giovani, dopo aver trascorso una lunghissima notte in discoteca, infatti, si sarebbero fermati al bar di una stazione di servizio, prima di rientrare a casa. Qui, stando alle indiscrezioni trapelate, pare abbiano chiesto più volte il bis di alcolici, prima di essere messi praticamente alla porta dal gestore dell’impianto. Subito dopo, ripresa la marcia, i due si sono schiantati contro l’Opel Astra del malcapitato pensionato. L’esito dell’esame, i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente e le testimonianze confluiranno in un rapporto che i carabinieri invieranno al magistrato che coordina le indagini, per i provvedimenti del caso. Pasqualicchio, 25enne di Castellaneta, guidava la Mercedes classe A. De Benedetto era sul sedile del passeggero. In auto con loro c’era anche un 18enne che è scampato miracolosamente all’incidente, riportando solo qualche livido. Gli altri due, invece, sono ricoverati con riserva di prognosi all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Le loro condizioni sono sempre molto gravi. A destare preoccupazioni, in particolare, è la situazione clinica di Pasqualicchio che ha riportato gravi traumi alla testa. Il ragazzo è ricoverato nel reparto di rianimazione.
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Mi chiedo in che mondo vivimo, che fine ha fatto l'educazione, i valori civili e morali non si sa più che cosa sono. Che società di merda!!!!! Ragazzi con scarsi ideali, con falsi modelli, con strambalati modi di vivere, senza ritegno e contegno.
Morire per colpa di stupidi ragazzi....e non solo

Per me la colpa non è solo dei ragazzi che bevono, non è solo della strada che fa schifo, non è assolutamente del povero Franco l'unico innocente, ma di altre persone molto vicini ai ragazzi ubriachi, che oggi si stanno accorgendo (forse) di aver commesso qualche errore.
Ci sono tantissime cose che vorrei aggiungere, ma forse è molto meglio fermarsi qui....
[Modificato da falco.2006 22/01/2008 20:57]
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23/01/2008 00:08
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Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:77465556=falco.2006, 22/01/2008 20.51]Da Gazzetta del Mezzogiorno

[C][DIM]9pt[=DIM]C A S T E L L A N E T A . Avrebbero alzato il gomito Danilo Pasqualicchio e Filippo De Benedetto, i due giovani che la mattina di domenica sono rimasti coinvolti nel pauroso incidente in cui ha perso la vita Franco Salvatore, 63enne di Castellaneta, padre del nostro collega Alessandro, giornalista della Gazzetta, e di Fabio Salvatore, attore e regista. Il responso dell’alcol test è giunto ieri pomeriggio, proprio in concomitanza con i funerali dell’ennesima ittima della strada. Stando a quanto riferito dai carabinieri della compagnia di Castellaneta, che stanno conducendo le indagini sul terribile incidente che ha funestato la scorsa domenica, l’esito dell’esame effettuato nell’immediatezza dai soccorritori, si presta a pochi dubbi. Il livello di alcol rilevato nel sangue di Pasqualicchio e De Benedetto sarebbe superiore al consentito. Ma a confermare che c’era qualcosa che non andava tra gli occupanti della Mercedes, ci sarebbero anche alcune testimonianze ora al vaglio degli inquirenti. I due giovani, dopo aver trascorso una lunghissima notte in discoteca, infatti, si sarebbero fermati al bar di una stazione di servizio, prima di rientrare a casa. Qui, stando alle indiscrezioni trapelate, pare abbiano chiesto più volte il bis di alcolici, prima di essere messi praticamente alla porta dal gestore dell’impianto. Subito dopo, ripresa la marcia, i due si sono schiantati contro l’Opel Astra del malcapitato pensionato. L’esito dell’esame, i rilievi effettuati sul luogo dell’incidente e le testimonianze confluiranno in un rapporto che i carabinieri invieranno al magistrato che coordina le indagini, per i provvedimenti del caso. Pasqualicchio, 25enne di Castellaneta, guidava la Mercedes classe A. De Benedetto era sul sedile del passeggero. In auto con loro c’era anche un 18enne che è scampato miracolosamente all’incidente, riportando solo qualche livido. Gli altri due, invece, sono ricoverati con riserva di prognosi all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Le loro condizioni sono sempre molto gravi. A destare preoccupazioni, in particolare, è la situazione clinica di Pasqualicchio che ha riportato gravi traumi alla testa. Il ragazzo è ricoverato nel reparto di rianimazione.[/DIM][/C]
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Mi chiedo in che mondo vivimo, che fine ha fatto l'educazione, i valori civili e morali non si sa più che cosa sono. Che società di merda!!!!! Ragazzi con scarsi ideali, con falsi modelli, con strambalati modi di vivere, senza ritegno e contegno.
Morire per colpa di stupidi ragazzi....e non solo

Per me la colpa non è solo dei ragazzi che bevono, non è solo della strada che fa schifo, non è assolutamente del povero Franco l'unico innocente, ma di altre persone molto vicini ai ragazzi ubriachi, che oggi si stanno accorgendo (forse) di aver commesso qualche errore.
Ci sono tantissime cose che vorrei aggiungere, ma forse è molto meglio fermarsi qui....[/QUOTE][/POSTQUOTE]


...Forse parlerò in maniera per nulla imparziale, ma sta di fatto che domenica 20 gennaio ha perso la vita un uomo che si stava recando a castellaneta Marina solo per andare nella sua abitazione, invece è morto per colpa di due imbecilli che non hanno alcun valore della vita. Il rifacimento delle strade, i limiti di velocità...ma di cosa staimo parlando? Questi sono degli incoscienti che si sono messi volutamente alla guida in uno stato disastroso...spero solo che la giustizia possa dare una lezione esmplare a sti due magari mandandoli in galera per un bel pò...perchè domenica 20 gennaio è stato ucciso un uomo, altro che incidente...
23/01/2008 09:29
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Re: Re:
lozimbello, 23/01/2008 0.08:




...Forse parlerò in maniera per nulla imparziale, ma sta di fatto che domenica 20 gennaio ha perso la vita un uomo che si stava recando a castellaneta Marina solo per andare nella sua abitazione, invece è morto per colpa di due imbecilli che non hanno alcun valore della vita. Il rifacimento delle strade, i limiti di velocità...ma di cosa staimo parlando? Questi sono degli incoscienti che si sono messi volutamente alla guida in uno stato disastroso...spero solo che la giustizia possa dare una lezione esmplare a sti due magari mandandoli in galera per un bel pò...perchè domenica 20 gennaio è stato ucciso un uomo, altro che incidente...




Concordo pienamente... PENE CERTE E DURATURE senza sconti per nessuno.

Fino a quanto si ubriacano e si vanno a uccidere da soli, senza fare del male a nessuno, francamente ti dico che non me ne può fregare nulla, ognuno è responsabile delle azioni che compie.

Il problema è che qui ci sono di mezzo innocenti, quindi omicidio di persone. Non devono assolutamente farla franca, ma pultroppo siamo in Italia, che sta diventando il paese dei "balocchi" chi frega e fa del male agli altri va avanti, chi è onesto e si fa i c...i suoi ha sempre più problemi.


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05/02/2008 10:48
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apprendo dell'appello di Fabio Salvatore sull'orario di chiusura delle discoteco. NE prendo atto anche perchè io pensavo ci fosse già una legge sull'orario di chiusura (le quattro di mattina), anche perchè in moltio miei amici di milano si meravigliavano degli orari "castellanetani"

può bastare però solo questo? no... io ripeto alla nausea che i controlli da noi non esistono, ne all'apertura delle disco ne alla chiusura (qualche bell'esame del palloncino farebbe bene), così come dice il Sindaco nell'altro articolo. ma sig. sindaco non potrebbe anche lei intervenire, in fondo la polizia urbana può fare questi controlli... ah... vero, siamo tra i pochi paesi in cui la serranda dell'ufficio dei vigili si abbassa dl calar del sole.... altrove la polizia locale (così si chiama in lombardia) è attiva 24 h su 24, e non solo a milano anche nei paesi limitrofi...



CHIUDERE PRIMA LE DISCOTECHE PER EVITARE LE STRAGI DEL SABATO SERA"
L'INCHIESTA DELLA GAZZETTA: La proposta dell'artista Fabio Salvatore

Ma una presenza più marcata delle forze dell’ordine, come richiesto dagli operatori del settore nella prima puntata dell’inchiesta della Gazzetta pubblicata ieri, non sarebbe l’unica soluzione per un problema che appare più ampio. Fabio Salvatore, attore e regista, è il figlio dell’ultima vittima della strada provinciale 13 che collega Castellaneta a Castellaneta Marina. Fabio, con lo pseudonimo Adamas, è stato per anni il vocalist del Nafoura. Al suono della sua voce i giovani della notte ballavano, gridavano, battevano le mani. “Ma in questi ultimi due anni – dice oggi - ho fatto fatica a lavorare nelle discoteche. La scorsa estate, proprio nel corso di una intervista alla Gazzetta del Mezzogiorno, e questo dimostra come non parlo solo oggi all’indomani di un tragico fatto per me e la mia famiglia, denunciai il fatto che in una discoteca fosse arrivato come ospite Fabrizio Corona: fui preso per sciacallo, ma quello era un esempio della direzione in cui stanno andando i nostri tempi. Ormai nelle grandi discoteche non mi ritrovo più, ma non do la colpa ai gestori. Dico invece che ci vuole un segnale forte, ovvero chiudere le discoteche alle 4. In estate, nel centro di Castellaneta Marina, i ragazzi dall’uscita dalle discoteche trasformano la domenica mattina in un far west. Mi chiedo se è normale che si arrivi a questo”.

A seguito dell’incidente di domenica 20 Fabio Salvatore ha deciso di lanciare una nuova campagna di sensibilizzazione. Si chiamerà “Che sia buona vita” e verrà presentata domani mattina in Provincia alla presenza del vicesindaco Cristini, del vice presidente della Provincia Fabbiano, del consigliere provinciale Rubino, dei consiglieri regionali Brizio, Costantino e Lospinuso, del responsabile del 118 Balzanelli. “La mia duplice veste – ci tiene a sottolineare - mette da parte il sentimento. Mi ritengo un “recidivo” in quanto da anni faccio spot per sensibilizzare i giovani alla sicurezza stradale. Il mio è un messaggio di vita: dobbiamo far capire il valore della vita e a dirlo è chi da nove anni combatte contro il cancro e da cinque all’interno delle discoteche. Dobbiamo capire che si tratta però di un problema generazionale: c’è una generazione che in questo periodo non ama e non rispetta la vita. Al tempo stesso non accetto speculazioni così come non accetto che qualcuno si permetta di incolpare solamente le strade. Gli incidenti mortali accadono sia sulla strada provinciale 13 che sulle strade statali”. “Vorrei che il sacrificio di mio padre – continua Salvatore - sia da sprone. Io sono cattolico, credo che ci sia un aldilà e credo sia migliore di qui. La vita continua, ma il dolore deve essere ripagato con maggiore attenzione. Quella di mio padre è stata la prima morte su quella strada legata al sabato notte. Mi auguro che sia l’ultima, ma perché questo accada deve cambiare la mente di chi va in discoteca. Evidentemente il problema è questo, perché io ho lavorato in discoteca per anni e sono sempre tornato a casa con le mie gambe. Cambiare la mente si può fare però solo con la concertazione tra le istituzioni, la Chiesa, i gestori e le forze dell’ordine. Le menti cambieranno solo se cambierà un sistema che al momento è marcio. Si può fare se i gestori si attengono ad una deontologia e non lasciare le discoteche aperte sino alle 10 del mattino come accaduto la scorsa estate. La politica, dal canto suo, si deve mettere a disposizione della vita, ma senza fare strumentalizzazioni”. E quello che Salvatore definisce un “sistema marcio” gli ha fatto prendere una decisione drastica: “Ho deciso di fermarmi, non so ancora se definitivamente, con le discoteche. Quello che vedo è che forse la mia battaglia ha fallito. Il popolo della notte mi mancherà, ma da lui mi sento tradito. L’incidente in cui è morto mio padre – conclude Salvatore - ha spezzato non una, ma tre famiglie; non solo la mia, ma anche quelle dei due ragazzi feriti. Mi sembra che ad ogni singolo ragazzo debba essere spiegato e descritto il valore della vita, fargli capire quale danno fa l’alcol la mattina successiva e quale l’eroina cinque anni dopo. E questo è praticamente assurdo”.

Angelo Loreto


lunedì 04 febbraio 2008



L'inchiesta della Gazzetta: Fenomeno discoteche e sicurezza stradale, il sindaco e l'ex sindaco di Castellaneta.

Loreto: tutti colpevoli nell'aver creduto che certe forme di divertimento creassero turismo

Gli addetti ai lavori puntano il dito su una generazione di ragazzi che sembra aver perso di vista molti valori. E allo stesso tempo auspicano una maggiore presenza delle forze dell’ordine per arginare il fenomeno della deriva giovanile nelle discoteche, fatta di alcol, sostanze proibite e alta velocità, quasi sempre alla base delle stragi del sabato sera. Sulla stella lunghezza d’onda i politici e gli amministratori ascoltati nell’inchiesta della Gazzetta.“

Non si tratta di un problema riguardante Castellaneta, o la provincia di Taranto o la Puglia – dice il sindaco Italo D’Alessandro -. E’ un fenomeno che ha rilevanza nazionale perché le famigerate stragi del sabato sera si verificano da Bolzano a Canicattì, passando per Castellaneta. C’è però una chiara e stretta correlazione tra i tragici fatti e la presenza sul nostro territorio delle discoteche e dei locali notturni nei quali si riversa la “meglio gioventù”. Ora è chiaro che il ripetersi di incidenti come quello del 20 gennaio (in cui sulla strada provinciale 13 per Castellaneta Marina ci sono stati un morto e due feriti - ndr) impone un intervento drastico, anche attraverso interventi del nostro legislatore, al fine di evitare che i conducenti in stato di ebbrezza o incapaci di tenere una normale condotta di guida a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti possano mettersi al volante. E’ chiaro che un tale provvedimento impone controlli più serrati all’uscita delle discoteche”.

Anche D’Alessandro ritiene che “i controlli andrebbero fatti all’esterno dei locali, in modo da poter effettuare il test con l’etilometro per verificare chi sia effettivamente in grado di guidare. E in occasione – aggiunge in sindaco di Castellaneta - della riunione del Tavolo per la sicurezza chiederò al Prefetto di Taranto l’intensificazione di questi controlli. Ma occorre insistere comunque nell’azione di propaganda educativa nel rispetto della vita propria e altrui partendo dalle scuole dell’obbligo. Occorre dare comunque delle speranze ai nostri giovani e in generale recuperare una solida base morale. Come? Attraverso il recupero di valori assoluti e il rifiuto dei succedanei proposti da un consumismo esasperato. Recuperare in definitiva la cultura dell’essere piuttosto che quella dell’apparire”.

Chi invece non si sottrae da una sorta di “mea culpa” è Rocco Loreto, che in dieci anni è stato sindaco di Castellaneta, consigliere regionale e parlamentare. “Siamo tutti un po’ colpevoli – dice l’ex senatore del Pds - per aver visto certi luoghi e certe forme di divertimento come una delle diverse “domande” che venivano ad arricchire e articolare l’offerta turistica del nostro territorio. Io per primo non mi tiro fuori da responsabilità collettive che hanno consentito la crescita e lo sviluppo di un fenomeno oggi difficilmente governabile. Certo, le responsabilità sono di diverso tipo e riguardano anche istituzioni (Magistratura e forze dell’ordine) che di solito non vengono tirate in ballo o per piaggeria d’accatto o per timore. Se non facessimo un monitoraggio delle responsabilità a trecentosessanta gradi non capiremmo come possa essere possibile guidare in evidente stato di ebbrezza, nella migliore delle ipotesi, senza che ci sia una sufficiente azione di contrasto da parte delle istituzioni preposte al controllo e agli eventuali provvedimenti sanzionatori e repressivi. Si preferisce di solito cercare la scorciatoia e attribuire ogni e qualsiasi responsabilità all’inadeguatezza, rispetto all’entità del fenomeno, della rete stradale che pure è un elemento che va considerato e valutato”.

Loreto non nasconde neanche le pecche della politica: “In questi anni – spiega -, da parte della politica locale e territoriale, non c’è stata solo afasia ma in certi casi c’è stato addirittura sostegno esplicito e dichiarato per iniziative imprenditoriali nel campo delle megadiscoteche, promuovendo e facilitando la realizzazione di megastrutture del tutto sovrastimate rispetto alla capacità di sostenibilità delle stesse da parte del territorio. E oggi il popolo della notte, sempre più numeroso e trasgressivo, chiede ed ottiene sempre di più a dispetto dei limiti del buonsenso e della incolumità degli altri cittadini. Il mondo della politica evita di affrontare il problema dell’indifferibilità di una più rigorosa regolamentazione del settore per l’evidente paura di perdere consensi”.

Ma Loreto è anche, da numerosi anni, preside dell’istituto superiore “Mauro Perrone”, la più grande scuola della zona occidentale della provincia. E’ giornalmente a contatto con gli adolescenti e tocca con mano le loro passioni, le loro problematiche, i loro limiti e le loro trasgressioni: “Il sistema educativo e formativo appare sempre più disarmato e incapace di contrastare e bloccare una deriva che appare sempre più inarrestabile. La famiglia – dice Loreto -, pur non volendo generalizzare, ha già da tempo cominciato a delegare ad altre agenzie formative ed informative l’onere del problema, per cui la febbre del sabato notte, che contagia un sempre maggior numero di giovani, diventa “insonnia” del sabato notte per molti genitori che aspettano svegli in ansia il rientro a casa dei propri figli”.“

Auspicare, per rimanere in tema, che passi la nottata?” si chiede l’ex sindaco di Castellaneta. “Non credo che basti – conclude - in quanto ritengo che occorra uno scatto di impegno civico da parte degli organi politici deputati alla regolamentazione del settore con poderose iniezioni di rigore e di maggiore rispetto per l’incolumità di tutti. Normare però più rigorosamente questo settore sarebbe cosa vana se le istituzioni preposte al controllo, alla sanzione e alla repressione non si decidano a fare pienamente e non episodicamente il proprio dovere ciascuna nell’ambito delle proprie competenze. Né il mondo della scuola può tirarsi fuori dal problema, in quanto il rispetto delle regole e della vita di chiunque non possono essere considerati argomenti avulsi all’azione educativa quotidiana che è tipica del nostro sistema formativo”.

Angelo Loreto


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18/02/2008 16:22
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Si sta ambientando
buon pomeriggio,

Anche io credo che non ci sia un nesso tra la sistemazione del centro/lungomare alla marina, con la sistemazione delle sp 13/12 e con le morti causate da incoscienti ubriachi o fumati o inpasticcati e chi più ne ha ne metta.

quando succedono queste catastrofi ogni volta è colpa di qualcuno di diverso che va ricercato nell'oggettività dell'accaduto.

Non credo sia tantomeno una questione di orari di apertura e chiusura delle discoteche, in quanto anche se sarebbero aperte dalle 14.00 alle 20.00 ci sarebbe sempre il cog....zzo di turno che eccederebbe nella velocità o in quant'altro e..... poi sappiamo bene come potrebbe andare a finire.

Non è nemmeno giusto dire che chi ha visto nelle discoteche un mezzo di sviluppo turistico ed economico, ha sbagliato e trasformare anche questi tragici eventi per fare politica. Vediamo l'esempio romagnolo, do ve ci sono molte discoteche e balere, e forse anche grazie a queste si è avuto un bel bum turistico.

Una cosa sola mi sentirei di dire ai genitori "SEGUITELI DI PIù" perchè se succedono questi episodi, il primo fallimento è quello della famiglia. Infondetegli sicurezza, amore ed anche voglia di vivere. e forse qualcosa cambierà.

A me è successo questo e vi assicuro che quando andavo/vado in discoteca sono sempre quello su cui era possibile contare per poter tornare a casa VIVO!

Svegliatevi ragazzi ed aprite gli occhi, che a chiuderli non ci vuole niente (dicono a bari), perchè la vita è bella, ... anche quella degli altri.
25/02/2008 17:16
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sono due cose distinte e separate
la Strada Provinciale 13 è appunto provinciale
il lungomare è comunale
il lungomare permette un proseguimento turistico ed economico di Castellaneta Marina per chi ha investito acquistando una casa vacnze e per chi prenota negli hotels,o affitta.o vuole continuare a credere in questo posto bellissimo.e a investirci,visto ce ci vorrebbero più locali sul mare,anche per abbassare i prezzi.
tale risorsa rende la SP13 di prioritaria importanza,visto che i lavori,per la Provincia,non erano così urgenti.
arrivare nel Salento è un'avventura.eppure ha un turismo in ascesa.
da qualcosa bisogna pur cominciare.

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