Valentino Basket

al primo anno di serie D la Valentino Basket arriva ad un risultato inaspettato ad inizio anno (ma che fa rimpiangere qualche sconfitta avuta durante la stagione).

Manca una sola giornata alla fine della regular season, e i nostri ragazzi sono al 3 posto e comunque così finiranno!
Si quelificano quindi ai play-off, dove però potranno disputare sempre e soltanto una delle tre partite in programma in casa.

Comunque vada grazie lo stesso ragazzi... ma sperare il ritorno in C2 (che corrisponderebbe a due promozioni in due anni) non costa nulla!

Bella notizia, sperare non costa nulla. Spero che le voci circa la flebile possibilità di iscirzione alla C2, non tanto per volontà, quanto per le risorse economiche, non siano vere.

RINGRAZIAMO TUTTI :
iniziando dai giocatori che per una "mangiata di dollari" hanno disputato un grande campionato
i dirigenti che hanno creduto in un MIRACOLO dopo il tracollo della grstione Anthoi
ringraziamento particolare và al presidente PICARO

(ma anche ad AIRLAROCCA un grandissimo uomo prima che un grande giocatore)

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Scritto da: Sport84 26/04/2007 16.19
RINGRAZIAMO TUTTI :
iniziando dai giocatori che per una "mangiata di dollari" hanno disputato un grande campionato
i dirigenti che hanno creduto in un MIRACOLO dopo il tracollo della grstione Anthoi
ringraziamento particolare và al presidente PICARO

(ma anche ad AIRLAROCCA un grandissimo uomo prima che un grande giocatore)

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bravo giovannone....

www.azionesudista.it/img/roster/LAROCCAG.jpg

Personalmente, conoscendolo abbastanza bene, credo che il merito sia al 50% di coach Compagnone con tuttto il rispetto per il resto della squadra.

è vero mi son dimenticato del coach COMPAGNONE di cui io ho la MITICA MAGLIETTA DELL'ARMEMO BASKET DEL 1991 COL NUM 5!!

Scusa GAETANO... ma la maglia non te la posso dare!!!

si possono inserire delle foto della maglietta??

si vedi come nello spazio filo diretto con i moderatori

Ho appreso solo adesso dal sito della Valentino Basket che l'avventura è finita già alla prima partita visto il pesante passivo che ha pregiudicato di non poco gara 2
.
Questo significa che bisogna ripartire il prossimo anno con questa squadra come base ma sicuramente ci vogliono giocatori più di esperienza per tentare il salto.

certo il passivo della prima gara è stato enorme (41 punti) ma c'è da dire che la squadra non era stata creata per il salto di categoria. Bravi ragazzi il prossimo anno andrà meglio

Vi comunico che anche il ritorno per la semifinale dei play-off è stata disputata e il VALENTINO BASKET ha perso...
Sicuramente la squadra all'inizio non era stata costruita per salire ma comunque i nostri eroi hanno dato battaglia fino all'ultimo. Peccato per gara 2 che si potevva vincere anche se il MOLA si è dimostrato superiore di molto ,come era nelle aspettative.
Da dire che la partita è stata vivace ma nei primi 2/4 ci sono stati molti errori sottocanestro della V.B.

SARA' PER L'ANNO PROX CMQ SEMPRE E FORZA CASTELLANETA (sopprattutto giovannone)

sapevo...

Prima si "fa fuori" un allenatore (e grande giocatore del Castellaneta) come Compagnone, che ha preso una squadra distrutta portandola a rapida promozione e ad un buon risultato con pochi mezzi e al primo anno in D ed ora si caccia l'altro allenatore M. Tria (castellanetano) dell'under 16, senza dare spiegazioni ai ragazzi. In mezzo a tutto questo frastuono anche tanti pezzi della storia della palla a spicchi che abbandonano sbattendo le porte...
Ed infine la lettera dei ragazzi e dei loro genitori, che sembra essere molto più matura di quella di tanti adulti.

Ragazzi dell'under 16 io sono con voi!

dal corriere del giorno:

A Castellaneta i ragazzi scrivono al presidente per chiedere il ritorno del loro tecnico Tria
Autori della singolare iniziativa gli Under 16 ed i loro genitori

CASTELLANETA - Si dice che nello sport di squadra conta lo spirito di gruppo. Che i giocatori facciano “quadrato” per affrontare le avversità che arrivano dall’esterno. Più si è uniti più si vince contro gli avversari.
A volte, capita che un gruppo si trovi a “lottare” con “avversari” interni, ad iniziare da presidente e allenatore. Ci sono tanti esempi, nello sport professionistico e non, del famoso spogliatoio che si scontra contro il tecnico o contro la dirigenza. Di solito si tratta di squadre maggiori, dotate di personalità forti.
Nelle giovanili, però, il rapporto tra allenatore e giocatori è un rapporto di famiglia, tra amici o è formale, si da del tu, si scherza. Si crea un rapporto umano che segna, nel bene e nel male, la formazione dei giovani atleti.
Succede a volte che il fratello maggiore viene mandato via dal presidente senza che ai giovani atleti venga dato un perché.
Allora lo spogliatoio che fa?
Non fa barricate, né ostruzionismo. Prende carta e penna e scrive al presidente della società per chiedere il perché di una scelta che appare ormai scontata, chiede se è possibile tornare indietro nella scelta e, cosa più importante, accetterà in ogni caso le scelte della
dirigenza. Segno di maturità, ma anche di attaccamento al piacere dello sport.
I giovani atleti in questione sono gli under 16 della Valentino Basket Castellaneta, che dopo una stagione sportivamente esaltante con il coach Matteo Tria, hanno saputo delle intenzioni del presidente Picaro di cambiare il loro coach, o meglio il loro amico.
Hanno preso carta e penna e scritto una lettera al presidente chiedendo le motivazioni, di ritornare sui suoi passi e comunque che accetteranno qualsiasi scelta la società adotterà.
«Non potevamo rimanere con le mani in mano senza nemmeno mostrare la nostra solidarietà nei confronti di un allenatore, di un amico e di un compagno d’avventure come il nostro Matteo Tria», scrivono i ragazzi nella lettera.
I ragazzi hanno raccolto inoltre quasi 300 firme a sostegno della loro richiesta, e tra queste ci sono anche le firme dei genitori che con la società hanno rapporti più amministrativi che sportivi.
Qui il passo conclusivo che segna la maturità dei ragazzi da cui dovrebbe trarre lezione anche qualche giocatore adulto: «Ci teniamo a precisare, comunque, che nonostante l’ormai scontato avvicendamento sulla panchina dell’Under16, il nostro impegno resterà quello di sempre, sempre e soltanto per il bene del Castellaneta. Saremo perciò
lieti di conoscere il nuovo allenatore con il quale, speriamo, si potranno raggiungere grandi obiettivi anche se, in cuor nostro, continua a vivere la speranza che alla fine il nostro coach venga riconfermato».
Una lettera che non può restare inascoltata.
Paolo Nico

volevo segnalarvi l'iniziativa presa in accordo tra l'amministrazione e la società di basket castellanetana.non cambiera' le sorti del nostro turismo,ma è un segnale di una nuova politica di valorizzazione del territorio,che la nuova amministrazione sembra voler intraprendere.

Il secondo sponsor è "Città del Mito"
Scritto da Giacroch
Wednesday, 05 September 2007



Secondo sponsor per la Valentino Basket. Dopo Valente Arredi si chiamerà “Città del Mito”
La Valentino Basket Castellaneta, del confermato main sponsor Valente Arredi, comunica di aver perfezionato l’accordo con la locale Amministrazione Comunale per promuovere il nome e l’immagine di uno dei suoi più illustri concittadini, il mitico attore del cinema muto Rodolfo Valentino, prematuramente morto all’età di 31 anni. Rodolfo Pietro Filiberto Raffaello Guglielmi, in arte Valentino, nacque il 6 maggio 1895 nella cittadina jonica dal dottore veterinario Giovanni e da Maria Berta Gabriella Bardin, gentildonna di origine francese e dama di compagnia della marchesa Giovinazzi. Rodolfo frequentò le prime quattro classi elementari a Castellaneta e poi continuò gli studi a Taranto, per trasferirsi successivamente a Perugia in convitto e a Genova. A soli 17 anni si trasferì a Parigi; un anno dopo (dicembre 1913) si imbarcò per l’America, dove si distinse come ballerino al Maxim’s Atlantic; qui incontrò Norman Kerry che lo convinse ad andare ad Hollywood due anni dopo. Dopo la dura gavetta iniziale Valentino cominciò ad avere le prime parti importanti. Nel 1921 interpretò “I quattro cavalieri dell’Apocalisse” dove ballava il famoso tango insieme ad Alice Terry: fu un trionfo. Rodolfo Valentino continuò la sua carriera interpretando numerosi film, tra cui “Lo Sceicco”, “Sangue e arena”, “L’aquila nera” e il “Il figlio dello sceicco”. Proprio alla prima di questo film, a New York, fu ricoverato al Polyclinic Hospital per un attacco di peritonite e, a causa della complicazione della setticemia, morì dopo otto giorni dal ricovero il 23 agosto 1926. Furono organizzati due cortei funebri, uno a New York e l'altro a Hollywood. La salma, dopo numerose scene di delirio collettivo e di tentativi di suicidio da parte delle sue ammiratrici, venne poi sepolta nella corte degli apostoli del Memorial Park Cemetery di Los Angeles, dove tuttora si trova. Sarà stato un caso, ma nel 1895 nasceva Rodolfo Valentino e anche il Cinema mentre alla sua morte nel 1926 finiva l’era del Cinema Muto per cedere spazio ai primi film sonori. A Castellaneta è ricordato da una lapide sulla casa natale in Via Roma, da un monumento in ceramica alla fine della Passeggiata a lui intitolata e da un Museo nel Centro Storico.
L’iniziativa sarà presentata giovedì 13 alle ore 20.00, al locale Palazzetto dello Sport, nell’ambito della presentazione alla cittadinanza dei quadri tecnici e societari. Solo tre giorni dopo, domenica ore 18.00, l’atteso esordio in coppa Puglia, contro il Manfredonia allorquando la Valentino Basket scenderà in campo con le gloriose canotte biancorosse impreziosite dalla scritta “Città del Mito”. La squadra, per adesso, in attesa del calendario e della composizione ufficiale dei gironi di serie D, continua a sorbirsi la doppia razione di atletica e tecnica rispettivamente dal confermato preparatore atletico prof. Agostino De Bellis e dal neo-coach, l’allenatore Peppe Sorn.
Grande entusiasmo nel team dirigenziale valentiniano che attraverso il presidente Picaro esprime la soddisfazione personale e dei suoi collaboratori:”Portare in giro il nome del nostro più illustre concittadino ci onora tantissimo e ci sprona a fare ancora meglio. Speriamo di non deludere le aspettative dei nostri tantissimi tifosi e dei nostri amministratori onorando al meglio questo accordo.” E alla domanda sulle possibilità di vittoria del campionato di serie D ancora il presidente così si esprime: ”Abbiamo allestito una squadra molto competitiva e in grado di lottare per le primissime posizioni. Sarà il campo, come in tutti gli sport, a dire se abbiamo ragione!”.
L’associazione, infine, desidera esprimere il più vivo ringraziamento al Sindaco del Comune di Castellaneta, l’avv. Italo D’Alessandro, all’assessore allo Sport Alfredo Cellamare, a tutti gli altri componenti della locale Amministrazione per il sostegno e il consenso dato all’iniziativa. Peraltro l’idea di legare sport e spettacolo conferma lo spirito sociale e culturale dell’associazione, già esplicitamente dichiarata sia nella scelta del nome della società sia nello stesso Statuto costitutivo, e l’attenzione al territorio da parte dell’Amministrazione Comunale che, insediatasi soltanto a giugno, ha posto in primo piano la sua vocazione turistica attraverso la valorizzazione sia del Centro Storico che della stazione balneare di Castellaneta Marina.

cedo sia un'operazione di mera facciata.

La valorizzazione del territorio non si fa con una minisponsorizzazione ad una squadra (che a detta degli esperti) e da mezza classifica per un campionato di serie D.

Sembra che si vuole scimmiottare (come al solito) quanto fatto altrove (Lecce e provincia) dove si è creato PRIMA un brand un marchio (Salento), si è lavorato su turismo, accoglienza e cultura e infine si è sponsorizzato il tutto prima con la famosa sponsorizzazione Provincia di Lecce, poi con Salento (e il famoso cuore), ed oggi con il logo Notte della Taranta. Le differenze con il caso Castellaneta.
Si è lavorato concentrandosi su tutti gli aspetti, non tralasciando nulla, qui invece si va all'arrembaggio e senza alcun obiettivo concreto se non dei soldi dati ad una società (che sarebbero stati uguali anche senza questa uscita su uno due giornali locali) Parliamo per prima cosa della sponsorizzazione di un territorio più grande di quello di un singolo comune, in cui non sono intervenuti le singole amministrazioni, ma si sono coinvolti anche altri partner economici del luogo (per la "Notte della Taranta" basti pensare all'apporto della confindustria leccese).
seconda cosa si sponsorizza una squadra (non si ancora quanto vale questa sponsorizzazione, ma io immagino ben poco, e quindi senza neanche una lungimiranza e accordi nel medio-lungo periodo), che gioca in un campionato interprovinciale (le provincie toccate, sono Lecce, Brindisi e Taranto dove il nome e marchio Castellaneta è già conosciuto!)

insomma, sembra il solito "sotto il vestito niente", anche perchè vedendo le cessioni che la squadra sta facendo (e i pochi arrivi) non si punta nemmeno a nulla di serio in previsione di una o più promozioni a serie Regionali e/o Nazionali, dove invece la promozione del Marchio "Città del Mito" inizierebbe ad avere un suo perchè!

dapi, 07/09/2007 11.05:

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cedo sia un'operazione di mera facciata.

La valorizzazione del territorio non si fa con una minisponsorizzazione ad una squadra (che a detta degli esperti) e da mezza classifica per un campionato di serie D.

Sembra che si vuole scimmiottare (come al solito) quanto fatto altrove (Lecce e provincia) dove si è creato PRIMA un brand un marchio (Salento), si è lavorato su turismo, accoglienza e cultura e infine si è sponsorizzato il tutto prima con la famosa sponsorizzazione Provincia di Lecce, poi con Salento (e il famoso cuore), ed oggi con il logo Notte della Taranta. Le differenze con il caso Castellaneta.
Si è lavorato concentrandosi su tutti gli aspetti, non tralasciando nulla, qui invece si va all'arrembaggio e senza alcun obiettivo concreto se non dei soldi dati ad una società (che sarebbero stati uguali anche senza questa uscita su uno due giornali locali) Parliamo per prima cosa della sponsorizzazione di un territorio più grande di quello di un singolo comune, in cui non sono intervenuti le singole amministrazioni, ma si sono coinvolti anche altri partner economici del luogo (per la "Notte della Taranta" basti pensare all'apporto della confindustria leccese).
seconda cosa si sponsorizza una squadra (non si ancora quanto vale questa sponsorizzazione, ma io immagino ben poco, e quindi senza neanche una lungimiranza e accordi nel medio-lungo periodo), che gioca in un campionato interprovinciale (le provincie toccate, sono Lecce, Brindisi e Taranto dove il nome e marchio Castellaneta è già conosciuto!)

insomma, sembra il solito "sotto il vestito niente", anche perchè vedendo le cessioni che la squadra sta facendo (e i pochi arrivi) non si punta nemmeno a nulla di serio in previsione di una o più promozioni a serie Regionali e/o Nazionali, dove invece la promozione del Marchio "Città del Mito" inizierebbe ad avere un suo perchè!

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Quoto in pieno l'analisi di Dapi. Se dovessi dirlo alla Ziliani: LUCIDO e CINICO.

per mera facciata intendi dire che è un operazione che serve a raccimolare voti ?
il resto del ragionamento lo capisco,ma siccome gli euro che il comune ha a disposizione sono quelli,e la sponsorizzazione alle societa' sportive ,secondo me è doverosa,sono contento che si abbia la sensibilita',che tante volte è mancata, di voler comunque promuovere la nostra citta'.
non cambierà le sorti del nostro turismo,ma sicuramente non è dannoso,e comunque spero sia la prima di una serie di iniziative che rivaluti l'immagine della nostra citta',non tanto agli occhi dei potenziali turisti,quanto a quelli di noi cittadini.
che rinasca l'orgoglio di essere castellanetani...

ho un altro modo di vedere le cose.

Preferisco che le cose vengano fatte bene e non arrabattate, come nostro solito. Le cose fatte bene, in ambiti piccoli come questi li si fanno solo con l'aiuto di più soggetti.

promozione turistica significa altro, non solo una scritta su una maglietta di Basket o di Calcio!

Rivalutare un potenzialità turistica si fa innanzitutto evitando di fare brutte figure in estate, cosa che quest'anno (e l'altro ancora pure) abbiamo fatto!

DOpo la presentazione di venerdi (con la mangiata di carne conclusiva) .. ieri è stata la prima prova ufficile della nostra squadra cestistica.
Il campionato inizierà tra 20 giorni ma la prova di ieri è di conforto visto che il CAstellaneta ha battutto il Manfredonia(anche lei di serie D) di una ventina di punti di scarto.
Grande LArocca che ha fatto ben 10 punti secondo solo a Fiore con 14 .

Speriamo che sia di buon Auspicio

PS: la maglia non era griffata "città del Mito".. se dici per motivi tecnici dovuti alle stampe

Bene la vittoria e il ritorno di Tria (anche se non è stato confermato come allenatore delle giovanili!)
Mi hanno raccontato che il gioco della partita però non è stato un gran che bello... anzi... il risultato basso ne è testimone tutto sommato (molti sbagli?!?)

Tratto dalla cronaca di Gara 2 dei playoff, pubblicata sul sito ufficiale della Valentino Basket

[...] Non poteva andare diversamente. Troppo forti i baresi, troppo malconcia la formazione valentiniana, troppi gli ostacoli sul cammino stagionale dei biancorossi. Dal cambio d’allenatore a dicembre, dall’abbandono di De Gioia e Cosentino per arrivare all’ostilità mostrata dalla tifoseria ultras locale in più occasioni. E certamente l’ultimo aspetto è stato quello che ha nuociuto maggiormente, se non dal punto di vista tecnico, sicuramente dal punto di vista ambientale, motivazionale e passionale. Sì è vero, a fine campionato possiamo dirlo, la passione ha barcollato spesso durante la stagione ma quando a gara2 di un play-off contro la capolista indiscussa del girone A giochi in un ambiente ostile, con i fischi e le offese al posto degli incitamenti, beh allora anche la passione più vera e più leale, anche quella barcolla e molla. Qui finisce l’avventura per l’addetto stampa-segretario-webmaster della Valentino Basket.
E mi ritrovo in buona compagnia: lo stesso presidente Picaro ratificherà le sue dimissioni all’Assemblea dei Soci di giovedì prossimo. Della serie, avanti c’è posto!